.....and everything under the sun is in tune
but the sun is eclipsed by the moon....
("Eclipse")
GLI ANNI DEL "THE". GLI ANNI DI SYD - Il pifferaio magico alle porte dell'alba
Chi sono io per raccontare questa storia? Chi siamo noi per narrare questi eventi che sconvolsero il mondo? Come l'atterraggio delle navi spaziali nelle pianure del Nilo durante la III dinastia, 2700 anni prima di Cristo...chi sono io?

L'appuntamento era fissato alle 3:00 Post Meridiem in un parcheggio di Brescia 2, nelle vicinanze della fermata della periferica sinistra, lui abitava li' vicino e si presento' in perfetto orario. Da lontano il suo sguardo risultava imperscrutabile, non sembrava camminasse, piuttosto pareva fluttuare armonicamente mentre l'asfalto scorreva sotto i suoi piedi come in un immaginario tapis roulant. Alcuni giorni prima era di sera, c'era buio, mi aveva rimproverato una profonda mancanza di conoscenza dei fatti. Io sostenevo la tesi di un ragazzino di 14 anni che giustamente abbaia a tutto quello che si muove e non è disposto a scrutare ciò che rimane fermo e immutato. I Pink Floyd erano li' da molto prima che io nascessi, mentre il mio mondo divagava con successo attraverso schegge di "giorni prima" e "attimi fa" che si cristallizzavano. Eccesso di protagonismo, voglia di esserci e contare. I Militicus e i For Five Fucking Feconds erano i miei idoli. I primi sfornavano da almeno qualche mese un pesantissimo trash metal, abbaiato più che cantato e suonato a 100 mila km/h, i secondi sfoderavano chiome lungobiondissime e un portamento freak da eroinomani di vecchia data mentre lo stile glam rock li portava a suonare nei peggiori bordelli di Los Angeles. Era il 1987 e i Pink Floyd avevano appena pubblicato A Momentary Lapse Of Reason: "vecchiume" lo etichettai immediatamente, "suona come il peggio degli '80", "inascoltabile". Lui era rimasto impassibile. "E' appena uscito l'ultimo dei Letam Death...quella si che è musica"; l'accostamento non gli piacque, si avvicino' e a voce molto bassa mi disse: "Tu non conosci la storia, non sai la verità...ti sbagli e te lo posso provare". Ora Silvano Derimbenghi detto SID si avvicinava; sotto il sole d'agosto, il colorito pallido si intonava perfettamente all'abbigliamento da scolaretto in buon'uscita. Era malato, si vedeva o forse lo era per me, c'era qualcosa di poco normale in quello sguardo perso e fisso nel vuoto. Sembrava un ragazzino esile e impotente di fronte all'irruenza del mondo che si apprestava a dover frequentare, volente o nolente. Alla fine quasi a portata di mano estrasse un foglietto scritto di pugno: "Qui c'è tutto quello che ti serve sapere sulle origini, sulla loro storia e quella di Syd Barrett. Le origini dello space rock. Dischi, singoli, video, filmati, interviste, demotape, concerti da tutto esaurito e annullati. Non ti puoi sbagliare...leggi e capirai".
Le lettere in alto in rosso dicevano: "Il Pifferaio, the tea set", il primo embrione. Poi: "THE: Pink Anderson e Floyd Council, il blues". Il blues e il folk sono all'origine di tutto; negli anni precedenti all'uscita del primo album, Syd Barrett il fondatore, la divinità che scende dalla macchina, stravolge questi generi musicali con la psichedelia imperante nella scena brittanica dell'epoca. I viaggi interstellari sono ancora in fase embrionale, c'è da attrarre pubblico, bisogna convincere le masse. Le canzoni sono brevi schegge, brani divertenti, leggeri con chitarre che si perdono distorte nell'aria. C'è ancora tempo per aprire i forzieri pieni di mirabolanti segreti. Il pifferaio lo sa: UFO Club, Marquee Club, Roundhouse sono i luoghi indicati per far atterrare la nave spaziale degli extraterrestri Pink Floyd.
Silvano mi mostra la seconda sorpresa: una cassetta con su scritto The Early Singles. Poi comincia: "Syd Barrett non è solo stato il fondatore di uno dei più importanti gruppi della storia della musica del '900, ne è stato la guida, l'anima per almeno un paio d'anni, finché la magia dei suoi alambicchi non l'hanno accecato e la sua strada si è persa, poco a poco ma inesorabilmente...poi sono andati avanti gli altri. Ascolta...ascolta e capirai".
The Early Singles: i primi pezzi raccontano la storia di Arnold, Arnold Layne un ragazzo, forse un travestito che amava tanto i vestiti soprattutto quelli stesi al chiaro di luna e che in fondo gli stavano proprio bene e di un gruppo di amici che insieme si divertono a passare la giornata psichedelica perfetta: Candy and Currant Ban. Siamo di fronte al primo singolo ufficiale della band. Poi c'è la storia di Emily che vaga nella foresta alla ricerca di nuovi funghi allucinogeni con cui cibarsi e di Julia, la regina dei sogni di Roger Waters; e ancora quella di uno Spaventapasseri in un campo d'orzo con le braccia tese al vento e la testa immobile scrutando l'orizzonte che è dentro di lui. L'esordio di The Piper At The Gates Of Down (1967) è un fortunato e folgorante scrigno di pietre magiche, grezze e assurde: Astronomy Domine, Lucifer Sam, The Gnome, Bike.
Racconta ancora Pifferaio dai: Matilda Mother, Flaming, Chapter 24. Il viaggio è continuo e dalla storia di qualcuno si arriva alla storia di tutti, dell'umanità: Interstellar Overdrive. Il tutto in salsa lisergica, ovviamente. Il disco è leggenda immediatamente, almeno nella vecchia Albione. Per il resto del mondo ci vorrà qualche tempo. Per capire la grandezza del Pifferaio molto di più.