Slowhand Eric Clapton - Il Dio del Mese

 "Blues is easy to play, but hard to feel"
 (Jimi Hendrix)

del Duca
"Clapton is God". Così stava scritto sul muro della stazione della metropolitana di Islington. Poi la scritta apparve in tutta Londra, come lo stupido "quez", nella nostra città, o altri inutili graffiti che spesso sembrano diffondersi come un morbo.
Nel caso, comunque, stupidi saranno gli altri.
Accostare Mr. Eric Clapton al "Signore del piano di sopra", rende l'idea del successo raggiunto dal "Dio" di questo mese. Successo meritato: si tratta dell'unico musicista per ben tre volte iscritto nella Hall of Fame del rock (con gli Yardbirds, con i Cream e come solista). Non male davvero per questo ragazzo del'45 che da oltre mezzo secolo ci delizia con una musica sempre di altissimo livello (oddio, magari non sempre... magari alcuni lavori degli anni ottanta prodotti da Phil Collins non sono proprio il massimo, ma, si sa, quello è stato un periodo difficile per la musica in generale...).
Clapton è uno dei più influenti chitarristi blues, una leggenda vivente della sei-corde. Ha suonato praticamente con tutti i grandi della sua era ed ha firmato successi quali "Layla", "Wonderful tonight", "Sunshine of your love". Ciò che si apprezza nel suo stile è l'economicità, sicuramente influenzata dal modo di suonare del "Re del blues" BB King, maestro nei fraseggi concisi ma estremamente espressivi, col quale tra l'altro ha inciso il disco Ridin' with the King. Soprannominato Slowhand a causa della lentezza infinita con la quale sostituiva in scena le corde che regolarmente si spaccavano durante le serate e non per la presunta lentezza con cui muove la mano sulla chitarra. Lo stile di musica di Clapton dà maggior risalto all'emozione piuttosto che a brevi sfoggi di velocità. Il tocco di velluto e l'inconfondibile vibrato, ed un note bending ricco di sfumature, unite ad un gusto raro, hanno permesso a Clapton di veleggiare attraverso una quarantennio di musica e mode, insieme alla fidata Fender Stratocsater (ma ha utilizzato anche Gibson) con un gear praticamente privo di effetti, cimentandosi spesso, con ottimi risultati anche al di fuori dell'amato blues. Dagli Yardbirds passa ai Bluesbreakers di John Mayall, (con cui incide appunto il disco "Bluesbreakers with Eric Clapton" uno dei suoi lavori più ispirati).

In questo periodo conosce il batterista Ginger Baker e il bassista Jack Bruce. Con loro fonda il gruppo rock-blues dei Cream, a detta di molti un'avanguardia dell'hard rock. Suona anche nei primi album di Frank Zappa, collabora con l'amico George Harrison, e impreziosisce con la sua arte i dischi di Blind Faith, Delaney & Bonnie and Friends e Derek and the Dominos oltre a regalare il successo o nuova vita a canzoni di altri artisti, sempre scelte con gusto ed intuito ("I shot the sheriff", dell'allora semisconosiuto Bob Marley, o "Knockin' on heaven's door" solo per citarne un paio). Insomma, una cosa pare innegabile "Clapton is God" e di lui si potrebbero scrivere pagine e pagine. Di certo la sua musica, a volte dolce, a volte irruenta o psichedelica è lo specchio di un'anima tormentata, riflesso di una vita burrascosa, fatta di cadute e rinascite, segnata da alcool, droghe e terribili perdite. Quando interpreta i dolenti blues dei maestri americani, non è il virtuosismo chitarristico, nè la voce calda (una delle migliori del blues bianco) a colpire, ma la credibilità di un uomo cha sembra aver vissuto veramente ciò che canta. Come diceva il compianto Jimi Hendrix, grande amico di Clapton:"blues is easy to play but hard to feel".


Strange Brew - Cream

25 commenti:

  1. A tutti i musicanidi dico solo questo: nel suo primo mese di vita questo blog non ha MAI pronunciato nemmeno una volta la parola "Beatles". Fate voi. Ci sarà sicuramente qualche testa di cazzo che avrà anche il coraggio di scrivere: "E allora?"... beh... caro allora... te lo dico io "allora"
    Allora sei un coglione! E devi startene zitto e non aprire MAI più la bocca (se dici "allora").

    A Seimani invece dico solo questo: fa qualcosa di utile, cospargiti di marmellata di marroni e lanciati a bomba in un termitaio... se davvero credi di essere un uomo.

    e allora...
    allora sto cazzo!

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    1. E alloro va bene ?

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    2. L'alloro te lo infilo dove ti piace di più
      e "quindi" VAF-FAN-CU-LO!

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    3. Non é vero, i beatles sono stati uno dei primi gruppi citati nella colonna di destra. A parte ció e ALLORA? TESTA DI CAZZO!!!

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    4. In realtá in un oscura notte d'inverno i membri fondatori di questo blog si sono imposti una ferrea regola: non parlare mai dei beatles!!!

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    5. C'è chi trama nell'ombra e semina zizzania o, se preferite, lolium temulentum. Ma, vista la stagione (pioggia e sole), potrebbe anche andargli bene.
      Attenzione ragazzi, il suo alto potere intossicante/ubriacante (temulentum in latino) ci provocherà forti emicranie, vertigini, vomito e perfino oscuramento della vista. MA NON DELLE ORECCHIE !

      Il seminatore di zizzania è simile a noi e difficile sarà riconoscerlo. Ma basterà pronunciare quelle sante parole in sua presenza "PRO-PRO PROIBEATLES" per farlo uscire allo scoperto. E a quel punto sarà facile eliminarlo. PER SEMPRE.

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    6. Teste di razzo ci sono stati i beatles nella colonnina di destra perchè ce li ho messi io.
      Poche balle!
      Colgo l'occasione per prendere le distanze da me stesso.

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    7. @ ruby condom

      Jagger suca forever!

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    8. Chi cazzo lo sapeva che eri uno di noi! VERGOGNA! LA GOGNA!!!

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  2. Ne è valsa la pena aspettare !

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  3. Sergetto sei falso come giuda!

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  4. Il Dio del mese è sempre una bella lettura!

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  5. Seimani è inutile che ti nascondi, l'ittico odore della maturbazione permea ogni tuo indumento.

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  6. Archimede Pitagorico2 maggio 2012 alle ore 15:36

    Grande pezzo...lo stile Ducale impreziosito da analisi tecniche del Clapton chitarrista dimostra ispirazione e conoscenza. Avanti cosí

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  7. Quando Al Bano e Romina abbiamo che ce ne facciamo degli scarafaggi?

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  8. non vi parlo mai più di musica

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  9. Troppo eroinomane per i miei gusti.

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